Ecosostenibilità nel deserto? Da oggi grazie all’energia solare si può!

7 Ottobre 2013 | Blog

Si chiama Sahara Forest Project l’iniziativa lanciata circa un anno fa dalla Bellona Foundation per trasformare le sterminate terre desertiche in verdeggianti aree coltivabili. Un accordo diretto siglato tra l’associazione ambientalista, la società di fertilizzanti QFCO e la compagnia chimica YARA Internatonal ASA per realizzare il primo impianto pilota in Qatar.

Una struttura di prova costruita su un’area di 10.000 metri quadrati nello stabilimento della QAFCO che mostrerà il vero potenziale agricolo del deserto, implementando le colture con il solo utilizzo di acqua salata ed energie rinnovabili. L’impianto pienamente operativo da Dicembre 2012 e ospita una combinazione unica di serre d’acqua salata, solare a concentrazione e fotovoltaico, stagni per la coltivazione delle alghe e strutture d’essiccazione.

In sostanza il Sahara Forest Project eviterà i problemi del sovra-sfruttamento del suolo, sia in termini di quantità di terreno utilizzato, sia in quanto localizzato in una zona che chiaramente non è in conflitto con la produzione alimentare. Le alghe sono state preferite alla produzione di biomassa tradizionale dal momento che richiedono molto meno spazio, crescono rapidamente e possono essere coltivate direttamente in acqua salata o in serre di acqua salata.

Il Sahara Forest Project team (guidato dall’architetto Michael Pawlyn, dal designer Charlie Paton e dall’ingegnere strutturale Bill Watts) ha inoltre già avviato la costruzione di un impianto simile in Giordania e le autorità norvegesi hanno concesso 480 mila euro per la realizzazione del centro di prova.

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